Migliorare la raggiungibilità di un territorio è fattore determinante per il suo sviluppo economico e sociale.
Bisogna operare con forza e decisione per incrementare la connessione della nostra regione con i diversi territori nazionali e internazionali per rafforzarne la competitività e comunicare in maniera sempre più diffusa il brand Umbria.
La questione della mobilità da e per l’Umbria va affrontata in una logica di sistema integrato tra ferro, gomma, viabilità e aeroporto e non a compartimenti stagni.
In tale ottica occorre portare avanti il potenziamento dell’Alta Velocità con la previsione di collegamenti verso il Nord e il Sud del paese e continuare a puntare con decisione alla crescita dell’Aeroporto dell’Umbria San Francesco d’Assisi che sta registrando dati molto positivi in termini di incoming nella nostra regione a dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta.
Politiche efficaci e integrate in tale settore favoriranno un maggior benessere per i cittadini, lo sviluppo delle imprese, permetteranno di attrarre investimenti e consentiranno ai turisti di raggiungere e scoprire le bellezze della nostra regione.
La sanità con le sue ricadute sulla salute e il benessere dei cittadini rappresenta un settore strategico della nostra azione.
L’elaborazione di un piano sanitario regionale che tenga in considerazione il trend dei bisogni della popolazione è una assoluta necessità.
Occorre promuovere un profondo cambiamento del servizio sanitario che dev’essere proiettato al futuro e in grado di affrontare le complessità che si profilano all’orizzonte, quali l’allungamento dell’aspettativa di vita e la richiesta di interventi sempre più specialistici per una medicina cosiddetta di ‘precisione’.
Bisogna favorire il potenziamento del collegamento tra ospedale e territorialità aumentando la capacità di condividere le informazioni ed evitando così l’eccessivo accesso al pronto soccorso e l’ospedalizzazione.
E’ necessario saper gestire la cronicità attuando una seria politica di riduzione delle liste di attesa e la previsione di campagne di screening che sappiano rispondere alle esigenze della non autosufficienza e di un popolazione che invecchia.
Va sviluppata l’informatizzazione e la digitalizzazione delle informazioni sanitarie e potenziato l’organico dei diversi operatori garantendo le professionalità necessarie a far fronte alle esigenze della sanità pensando anche a politiche di integrazione con il privato.
Il livello culturale di una comunità rappresenta anche l’indice per eccellenza del suo status sociale, economico e di qualità della vita. La cultura oltre a contribuire in maniera determinante alla formazione della personalità umana, può divenire fonte inesauribile di prosperità.
La nostra Umbria si presenta come un territorio ricco di patrimonio artistico, tradizioni, beni culturali e paesaggistici, una vero e proprio tesoro che va tutelato, promosso e valorizzato in quanto elemento fondamentale della propria storia e dell’attuale assetto del territorio.
Nella nostra regione già tante iniziative in tal senso sono state portate avanti in questi anni e tante sono in programma attraverso modalità e strumenti differenti a seconda della tipologia dei beni culturali interessati (musei, archivi storici, biblioteche, monumenti, borghi, centri storici) stimolando anche la partecipazione dei privati nelle attività di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio.
L’obiettivo da perseguire deve essere quello di fornire alle comunità e ai diversi tipi di visitatori chiavi di lettura e di interesse verso il patrimonio offerto alla fruizione per rendere il cittadino sempre più consapevole dell’enorme ricchezza che il proprio territorio conserva e diffondere a livello nazionale e internazionale l’immagine di una regione ricca di valori e tradizioni, una regione da conoscere e visitare.
Tutelate l’ambiente è importante perché le risorse come l’aria, l’acqua, le specie vegetali e le specie animali non sono inesauribili, ma spesso, e purtroppo, sono state considerate come tali.
La politica ambientale è caratterizzata da una pervasività particolarmente accentuata che si ripercuote sul piano sociale ed economico e adottare idonee strategie e azioni in tale settore è di fondamentale importanza.
E’ nostro obiettivo porre il tema dell’ambiente, della sua salvaguardia e valorizzazione, al centro delle politiche di sviluppo.
Occorre segnare una svolta a sostegno della crescita del reparto agroalimentare umbro, indirizzandosi verso un contesto di interventi atti a stimolare processi aggregativi tra le aziende e la loro sempre più forte caratterizzazione ed apertura verso l’innovazione, la ricerca e la sostenibilità ambientale.
E’ necessario sostenere le attività agricole e di allevamento e lo sviluppo di produzioni di elevata qualità e di processi di filiera per incrementare la capacità del settore di creare valore.
Bisogna guardare al monitoraggio e miglioramento della qualità dell’aria, alla tutela e valorizzazione della risorsa idrica, alla difesa del territorio e al contrasto del dissesto idrogeologico.
Occorre puntare, sul versante strategico della gestione dei rifiuti, all’obiettivo dell’autosufficienza e della chiusura del ciclo che dovrà prendere forma con il nuovo piano regionale.
Essere innovativi è soprattutto un’attitudine mentale ed operativa legata al cambiamento.
Per innovazione si intende l’introduzione di nuove modalità di progettazione capaci di creare un cambiamento positivo nello stato delle cose esistente ed essere così in grado di rispondere ai bisogni che provengono da una società in continua evoluzione.
Occorre portare avanti nuovi obiettivi di politica economica per sostenere le imprese e l’economia umbra.
Una burocrazia semplificata ed una pubblica amministrazione efficiente ed efficace sempre più in contatto con i cittadini e i loro bisogni sono il nostro obiettivo e punto cardine della nostra azione futura.
L’aumento del tasso di innovazione, il costante supporto da fornire alle imprese per l’accesso al credito e una crescita del livello di digitalizzazione sono e dovranno essere anche per il futuro strumenti di crescita e sviluppo fondamentali per le nostre comunità.
Il lavoro rimane elemento centrale per lo sviluppo della nostra Umbria e il superamento delle criticità che vive è e sarà sempre il faro della nostra azione.
Bisogna favorire in tale campo una costante ed adeguata attività di formazione, anche in collaborazione con l’istituzione universitaria, in considerazione della necessità di specializzazione delle diverse figure professionali che i cambiamenti in atto nella nostra società richiedono.
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